Thomas Fabbiano

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Thomas Fabbiano
Thomas Fabbiano nel 2018
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 70 kg
Tennis
Termine carriera 16 marzo 2023
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 27-63 (30%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 70º (18 settembre 2017)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2019)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2018)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 3T (2018, 2019)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2017)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2016)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 5-15 (25%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 208º (20 luglio 2009)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2018)
Bandiera della Francia Roland Garros
Bandiera del Regno Unito Wimbledon
Bandiera degli Stati Uniti US Open 1T (2017)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 20 giugno 2022

Thomas Fabbiano (San Giorgio Ionico, 26 maggio 1989) è un ex tennista italiano.

È stato nº 70 del ranking nel settembre 2017 in singolare, specialità in cui ha raggiunto una semifinale del circuito maggiore e ha vinto diversi tornei nei circuiti minori. In doppio ha disputato due semifinali ATP, ha vinto alcuni tornei nei cincuiti minori e non è andato oltre la posizione nº 208 nel ranking.

Nel 2007 ha vinto in coppia con il bielorusso Andrei Karatchenia il torneo di doppio all'Open di Francia ragazzi. Tra i suoi allenatori più importanti vi sono stati Federico Placidilli e più di recente Massimo Sartori, il coach storico di Andreas Seppi.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Debutta nell'ITF Junior Circuit nel 2004 e quell'anno vince un torneo di Grade 5 in singolare e due in doppio. Nel 2005 prende parte alla Coppa Davis Junior e l'Italia perde la finale del terzo posto. A fine anno raggiunge la semifinale in doppio al prestigioso Grade A dell'Orange Bowl. Nel 2006 vince alcuni tornei di Grade 1 e si spinge fino ai quarti di finale in singolare al Grade A brasiliano del Banana Bowl e in doppio al Roland Garros. Inizia il 2007 raggiungendo la semifinale in singolare agli Australian Open e in aprile sale al 6º posto del ranking mondiale. In maggio vince il torneo di doppio juniores all'Open di Francia in coppia con Andrei Karatchenia, sconfiggendo in finale Kellen Damico / Jonathan Eysseric. Dopo i quarti di finale giocati in doppio a Wimbledon, chiude l'esperienza tra gli juniores agli US Open raggiungendo le semifinali in singolare e i quarti di finale in doppio.[2]

2004-2008: inizi da professionista e primi titoli[modifica | modifica wikitesto]

Fa la sua prima apparizione tra i professionisti nel 2004 in doppio al Challenger di Manerbio e inizia a giocare con continuità nel 2007 nel circuito ITF Futures. Quell'anno vince i primi titoli di categoria, il primo in doppio a luglio al torneo Italy F24 e il secondo in singolare a settembre all'Italy F32. A marzo debutta in singolare nel circuito Challenger con una sconfitta all'Open Barletta e a maggio fa la sua prima esperienza nel circuito maggiore alle qualificazioni degli Internazionali d'Italia, venendo sconfitto al primo incontro. Ad agosto raggiunge i quarti di finale al Challenger di Trani. L'anno successivo supera per la prima volta le qualificazioni nel circuito maggiore agli Internazionali d'Italia e perde al primo turno contro Nicolas Mahut dopo aver vinto il primo set. Ad agosto alza il suo primo trofeo Challenger vincendo il torneo di doppio a Manerbio in coppia con Boris Pašanski, battendo in finale Massimo Dell'Acqua / Alessio Di Mauro. Nel corso della stagione si aggiudica inoltre tre titoli ITF in singolare e due in doppio.

2009-2012: due titoli Challenger in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009 gioca soprattutto nei Challenger e in singolare non supera mai i quarti di finale, mentre in doppio vince un titolo ITF e raggiunge una semifinale Challenger. Nel 2010 vince due titoli ITF in singolare e due Challenger in doppio a San Benedetto del Tronto e a Trani. A settembre disputa il suo secondo incontro in un torneo ATP a Metz, dove supera le qualificazioni e viene sconfitto da Philipp Kohlschreiber. Nel 2011 vince due titoli ITF e non supera i quarti di finale nei Challenger in singolare, mentre in doppio perde entrambe le finali Challenger disputate. Anche l'anno dopo non compie sostanziali progressi, vince l'unico titolo in singolare in un torneo ITF e disputa in doppio una finale Challenger.

2013: primo titolo Challenger in singolare e top 200 del ranking[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2013 gioca la sua prima semifinale Challenger a Todi, elimina tra gli altri il nº 62 del ranking Albert Ramos Viñolas e viene sconfitto da Santiago Giraldo. La settimana successiva esce in semifinale anche a San Benedetto del Tronto. Il 22 luglio si aggiudica a Recanati il suo primo torneo Challenger in singolare in carriera sconfiggendo in finale David Guez con il punteggio di 6-0, 6-3, risultato con cui entra per la prima volta nella top 200 del ranking. Il 24 agosto entra nel main draw agli US Open superando le qualificazioni e viene eliminato al primo turno da Milos Raonic in tre set. Alla fine del 2013 è 180º nel ranking mondiale dopo esser stato 167º in settembre.

2014-2015: quattro titoli ITF[modifica | modifica wikitesto]

Thomas Fabbiano nel 2015

Nel 2014 ottiene i migliori risultati con le semifinali Challenger a Guadalupa in aprile e a Shanghai a settembre; di rilievo anche la finale di doppio a Mersin in coppia con Matteo Viola. Partecipa alle qualificazioni di tutti e quattro gli Slam, ma viene sempre eliminato al primo turno. La mancata conferma agli US Open lo fa retrocedere ben oltre la duecentesima posizione del ranking ATP. A fine stagione gioca alcuni tornei Futures in Grecia.

Dopo alcuni infruttuosi tentativi di qualificazione nei tornei del circuito maggiore all'inizio del 2014 (compresi gli Australian Open), a marzo conquista tre titoli Futures consecutivi in singolare ad Hammam Sousse, battendo il brasiliano Henrique Cunha nella prima finale e il bulgaro Alexandǎr Lazov nelle altre due; nel terzo torneo si aggiudica il titolo anche in doppio. Nel prosieguo della stagione raggiunge la semifinale nei Challenger di Napoli, Nanchang, Ho Chi Min e Suzhou. A settembre perde la finale in doppio allo Shanghai Challenger.

Supera in tre occasioni le qualificazioni nel circuito ATP e viene sempre sconfitto al primo turno. A Bucarest viene eliminato da Janko Tipsarević e rientra nella top 200, mentre agli Internazionali d'Italia e a Umago viene sconfitto rispettivamente da Richard Gasquet e da Andreas Haider-Maurer. Chiude la stagione alla 157ª posizione del ranking mondiale.

2016: un titolo Challenger, primi incontri vinti nell'ATP Tour e top 100[modifica | modifica wikitesto]

Fabbiano agli US Open 2016

Inizia la stagione all'ATP 250 di Chennai, dove supera le qualificazioni e vince il primo incontro in carriera in un tabellone principale ATP sconfiggendo al primo turno l'altro qualificato Jozef Kovalík; ha quindi la meglio su Gilles Müller prima di arrendersi in due set nei quarti di finale alla testa di serie nº 3 Benoît Paire. Sale alla posizione nº 142 del ranking e viene eliminato nelle qualificazioni degli Australian Open. Conquista invece il main draw a Sofia e viene battuto al primo turno da Daniel Brands. Anche a Dubai accede al main draw passando dalle qualificazioni, supera al primo turno Leonardo Mayer e negli ottavi di finale viene sconfitto dal nº 7 del mondo Tomáš Berdych. In marzo vince a Zhuhai il secondo Challenger in carriera battendo in finale Ze Zhang per 5-7, 6-1, 6-3. In aprile entra per la prima volta in carriera nella top 100, al 98º posto, dopo aver raggiunto due semifinali consecutive a Shenzhen e Ra'anana.[3] La classifica gli consente di accedere direttamente all'ATP 250 di Estoril, dove perde al primo turno contro Stéphane Robert. In maggio perde al primo turno delle qualificazioni degli Internazionali d'Italia.

Sconfitto al terzo turno di qualificazione al Roland Garros, viene ripescato come lucky loser e partecipa per la prima volta al tabellone principale dello Slam parigino; al primo turno viene sconfitto in quattro set dal nº 23 del mondo Feliciano López. Non supera le qualificazioni a Wimbledon, perdendo al turno decisivo contro Marius Copil. Entra nel tabellone principale dei tornei ATP di Amburgo, dove esce al primo turno, e di Umago, dove supera il primo turno ai danni di Franko Škugor prima di cedere negli ottavi a Damir Džumhur. Con Škugor disputa a Umago anche il torneo di doppio e raggiunge la prima semifinale ATP in carriera.

Viene convocato per le Olimpiadi di Rio[4] pochi giorni prima dell'inizio della manifestazione e viene sconfitto al primo turno da Rogério Dutra da Silva. Coglie poi la sua seconda qualificazione agli US Open, eliminando Andrea Arnaboldi, il belga Yannik Reuter e Alejandro González, ma, per la terza volta su altrettante partecipazioni a uno Slam, si ferma al primo turno, perdendo in quattro set contro Karen Chačanov. L'ultima rilevante vittoria della stagione la coglie all'ATP di Shenzhen, dove supera le qualificazioni e al primo turno del main draw elimina Yoshihito Nishioka; al turno successivo si arrende a Thomaz Bellucci.

2017: tre titoli Challenger e 70º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la stagione con le eliminazioni nelle qualificazioni a Doha e a Sydney. Supera invece per la prima volta il tabellone cadetto agli Australian Open e al primo turno del main draw viene sconfitto da Donald Young in tre set. In marzo si aggiudica il Challenger di Quanzhou battendo in finale Matteo Berrettini per 7-6, 7-6. In maggio vince due Challenger in Corea del Sud; a Gimcheon batte in finale Teimuraz Gabashvili in due set, mentre a Seul supera il padrone di casa Kwon Soon-woo al terzo set. Nelle qualificazioni del Roland Garros viene sconfitto al primo turno.

Fabbiano al Citi Open 2017

Raggiunge la finale sull'erba del Challenger di Nottingham e viene sconfitto da Dudi Sela, risultato che gli consente di portare la sua classifica ATP al 93º posto.[5] La settimana successiva diventa il terzo giocatore italiano del ranking.[6] Dopo aver superato le qualificazioni e il primo turno del main draw al torneo ATP 250 di Eastbourne, negli ottavi di finale perde in tre set dal nº 31 del mondo Steve Johnson. La permanenza tra i primi cento della classifica di singolare maschile gli consente di partecipare di diritto, per la prima volta in carriera, al torneo di Wimbledon, unico Slam al quale non era ancora riuscito ad accedere, e viene sconfitto al primo turno in tre set da Sam Querrey. Il 17 luglio si issa all'86º posto del ranking ATP.

Sul cemento americano, raggiunge i quarti nel Challenger di Gatineau e viene eliminato al primo turno negli ATP di Atlanta, Washington e Montréal. Battuto al secondo e ultimo turno delle qualificazioni al Masters 1000 di Cincinnati, viene ammesso come lucky loser nel tabellone principale in luogo del ritirato Roger Federer[7], beneficiando quindi di un bye al primo turno; al turno successivo viene sconfitto da Karen Chačanov con un doppio 6-2. Viene eliminato al primo turno anche a Wiston-Salem, per mano di Kyle Edmund.

Agli US Open ottiene la prima vittoria in carriera in uno Slam battendo al debutto il qualificato John-Patrick Smith in quattro set. Si impone poi in cinque set su Jordan Thompson, approdando ai sedicesimi di finale dove viene sconfitto in tre set da Paolo Lorenzi. Il 18 settembre porta il best ranking ATP alla 70ª posizione. Nel 250 di San Pietroburgo supera al primo turno Daniil Medvedev in due set e viene eliminato al secondo da Jan-Lennard Struff. Termina la stagione uscendo al primo turno ai tornei di Mosca e di Vienna e nelle qualificazioni al Masters 1000 di Parigi. Conclude il 2017 alla 73ª posizione della classifica mondiale, terzo giocatore italiano del ranking.

2018: terzo turno a Wimbledon[modifica | modifica wikitesto]

Thomas Fabbiano nel 2018

Sconfitto nelle qualificazioni all'esordio stagionale a Doha e agli Australian Open, ottiene la sua prima vittoria del 2018 all'ATP 250 di Marsiglia battendo all'esordio Félix Auger-Aliassime per 6-3 6-4, e viene sconfitto al secondo turno da Damir Džumhur dopo tre tie-break. Il secondo match vinto in stagione arriva al Master 1000 di Indian Wells con il successo sulla wild card Bradley Klahn, prima di cedere al turno successivo a Jack Sock. Perde al primo turno anche nei successivi impegni ATP di Miami, Marrakech e Budapest. Si spinge fino in semifinale al Tunis Challenger.

A Istanbul raggiunge per la seconda volta in carriera i quarti di finale di un torneo ATP,[8] al primo turno elimina Michail Južnyj con un doppio 6-1, al secondo batte in tre set la testa di serie nº 2 Damir Džumhur e nei quarti raccoglie solo quattro giochi contro Jérémy Chardy. Vince per la prima volta un incontro al Roland Garros battendo Matthew Ebden e viene eliminato da Borna Ćorić. A Wimbledon supera le qualificazioni, batte al primo turno Yuki Bhambri e al secondo turno elimina il tre volte campione Slam Stan Wawrinka con il punteggio di 7-6, 6-3, 7-6.[9] Nei sedicesimi si arrende in tre set a Stefanos Tsitsipas.

Comincia la stagione sul cemento americano a Los Cabos, dove supera il primo turno a spese di Takanyi Garanganga, prima di cedere in due tie-break a Džumhur. Partecipa a tre tornei Challenger sul cemento e raggiunge la semifinale di Aptos, mentre agli US Open non supera le qualificazioni. Dopo un'altra semifinale raggiunta al Challenger di Istanbul, esce nelle qualificazioni al Masters 1000 di Shanghai. Sempre in Cina, raggiunge a Ningbo l'ottava finale Challenger in carriera e conquista il suo sesto trofeo di categoria battendo in tre set Prajnesh Gunneswaran. Esce nei quarti di finale al Challenger di Liuzhou per mano dello stesso Gunneswaran e chiude la stagione alla posizione nº 101 del ranking.

2019: prime vittorie contro top 10 e prima semifinale ATP in singolare[modifica | modifica wikitesto]

Comincia il 2019 all'ATP 250 di Auckland e perde al turno decisivo delle qualificazioni da Maximilian Marterer. La posizione in classifica mondiale gli consente di accedere direttamente al tabellone principale degli Australian Open dove, eliminando in 4 set Jason Kubler, vince il suo primo incontro in carriera nel Major australiano, il quinto in una prova del Grande Slam. Al secondo turno sconfigge in cinque set Reilly Opelka nonostante i 67 ace messi a segno dall'avversario.[10] Al suo esordio assoluto al terzo turno di Melbourne si arrende in tre set a Grigor Dimitrov.

Dopo nove sconfitte consecutive al primo turno, torna alla vittoria sull'erba del torneo ATP di Eastbourne; supera le qualificazioni a spese di Kenny de Schepper e Juan Ignacio Londero, sconfigge al primo turno del main draw James Ward in rimonta e al secondo Laslo Đere in due tie-break. Nei quarti dispone in due set di Gilles Simon raggiungendo per la prima volta la semifinale di un torneo ATP, dove viene sconfitto in tre partite da Sam Querrey. A Wimbledon bissa il risultato del 2018 giungendo al terzo turno. Al primo elimina in cinque set Stefanos Tsitsipas, nº 6 della classifica ATP, prendendosi la rivincita della sconfitta subita nell'edizione precedente e ottenendo la sua prima vittoria in carriera contro un top 10. Cinque set gli sono necessari anche nel secondo turno per avere la meglio su Ivo Karlović, mentre nei sedicesimi cede a Fernando Verdasco in tre partite.

Eliminato al primo turno a Umago, nel successivo 250 di Gstaad si spinge fino ai quarti di finale , supera Sandro Ehrat e Lorenzo Sonego prima della sconfitta subita contro Cedrik-Marcel Stebe. Eliminato al turno di esordio a Kitzbühel e Winston Salem, agli US Open batte al primo turno Dominic Thiem, nº 4 della classifica ATP e del seeding, con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-3, 6-2 ottenendo la seconda vittoria in carriera contro un top 10, la prima nei confronti di un top 5. Nel turno successivo si arrende in cinque partite ad Aleksandr Bublik, nonostante un vantaggio di due set. Viene eliminato al primo turno del St. Petersburg Open e non supera le qualificazioni a Zhuhai, Tokyo e Shanghai. Viene sconfitto al primo turno anche a Mosca, mentre in doppio raggiunge le semifinali in coppia con Andreas Seppi. Uscito dalla top 100 in ottobre, chiude la stagione in 114ª posizione.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (18)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (6)
Futures (12)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 22 settembre 2007 Bandiera dell'Italia Italy F32, Olbia Terra rossa Bandiera dell'Italia Massimo Dell'Acqua 4-6, 7-5, 7–6(4)
2. 19 aprile 2008 Bandiera dell'Italia Italy F9, Francavilla al Mare Terra rossa Bandiera della Romania Victor Ioniță 6-2, 6-2
3. 2 agosto 2008 Bandiera dell'Italia Italy F24, La Spezia Terra rossa Bandiera dell'Italia Marco Viola 6-4, 6-2
4. 11 ottobre 2008 Bandiera dell'Italia Italy F34, Quartu Sant'Elena Cemento Bandiera dell'Italia Leonardo Azzaro 6-2, 4-6, 6-2
5. 14 marzo 2010 Bandiera della Turchia Turkey F2, Adalia Terra rossa Bandiera della Slovacchia Pavol Červenák 6-3, 6-4
6. 31 luglio 2010 Bandiera dell'Italia Italy F19, La Spezia Terra rossa Bandiera dell'Italia Francesco Aldi 6-0, 5-7, 6-3
7. 11 luglio 2011 Bandiera dell'Italia Italy F18, Modena Terra rossa Bandiera della Francia Laurent Rochette 6-4, 6-4
8. 12 dicembre 2011 Bandiera della Turchia Turkey F35, Adalia Cemento Bandiera della Germania Stefan Seifert 6-2, 6-1
9. 27 febbraio 2012 Bandiera degli Stati Uniti USA F6, Harlingen Cemento Bandiera del Canada Peter Polansky 6-1, 4-6, 6-3
10. 21 luglio 2013 Bandiera dell'Italia Guzzini Challenger, Recanati Cemento Bandiera della Francia David Guez 6-0, 6-3
11. 15 marzo 2015 Bandiera della Tunisia Tunisia F9, El Kantaoui Cemento Bandiera del Brasile Henrique Cunha 6-3, 6-4
12. 22 marzo 2015 Bandiera della Tunisia Tunisia F10, El Kantaoui Cemento Bandiera della Bulgaria Alexandǎr Lazov 7–6(2), 4-6, 6-1
13. 29 marzo 2015 Bandiera della Tunisia Tunisia F10, El Kantaoui Cemento Bandiera della Bulgaria Alexandǎr Lazov 6-3, 6-1
14. 13 marzo 2016 Bandiera della Cina Zhuhai Challenger, Zhuhai Cemento Bandiera della Cina Ze Zhang 5-7, 6-1, 6-3
15. 25 marzo 2017 Bandiera della Cina International Challenger Quanzhou, Quanzhou Cemento Bandiera dell'Italia Matteo Berrettini 7–6(5), 7–6(7)
16. 7 maggio 2017 Bandiera della Corea del Sud Challenger Gimcheon, Gimcheon Cemento Bandiera della Russia Tejmuraz Gabašvili 7-5, 6-1
17. 14 maggio 2017 Bandiera della Corea del Sud Seoul Open Challenger, Seul Cemento Bandiera della Corea del Sud Kwon Soon-woo 1-6, 6-4, 6-3
18. 21 ottobre 2018 Bandiera della Cina Ningbo Challenger, Ningbo Cemento Bandiera dell'India Prajnesh Gunneswaran 7-6, 4-6, 6-3

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (8)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda tornei minori
Challenger (3)
Futures (5)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 27 luglio 2007 Bandiera dell'Italia Italy F24, Modena Terra rossa Bandiera della Bielorussia Andrėj Karatčėnja Bandiera dell'Argentina Juan-Manuel Agasarkissian
Bandiera dell'Argentina Agustin Picco
6-1, 6-1
2. 29 marzo 2008 Bandiera della Croazia Croatia F5, Orsera Terra rossa Bandiera dell'Italia Marco Pedrini Bandiera della Rep. Ceca Roman Vogeli
Bandiera della Rep. Ceca Jaroslav Pospíšil
7–6(4), 4-6, [10-8]
3. 16 agosto 2008 Bandiera dell'Italia Italy F26, Bolzano Terra rossa Bandiera dell'Italia Antonio Comporto Bandiera dell'Argentina Diego Alvarez
Bandiera della Nuova Zelanda Daniel King-Turner
6-1, 7–6(4)
4. 24 agosto 2008 Bandiera dell'Italia Antonio Savoldi-Marco Cò - Trofeo Dimmidisì, Manerbio Terra rossa Bandiera della Serbia Boris Pašanski Bandiera dell'Italia Massimo Dell'Acqua
Bandiera dell'Italia Alessio Di Mauro
7–6(7), 7-5
5. 4 aprile 2009 Bandiera dell'Italia Italy F5, Viterbo Terra rossa Bandiera dell'Italia Stefano Valenti Bandiera dell'Argentina Diego Alvarez
Bandiera della Spagna Guillermo Olaso
6-3, 6-2
6. 11 luglio 2010 Bandiera dell'Italia Carisap Tennis Cup 2010, San Benedetto del Tronto Terra rossa Bandiera della Spagna Gabriel Trujillo Soler Bandiera dell'Italia Francesco Aldi
Bandiera dell'Italia Daniele Giorgini
7–6(4), 7–6(5)
7. 15 agosto 2010 Bandiera dell'Italia Trani Cup 2010, Trani Terra rossa Bandiera dell'Italia Matteo Trevisan Bandiera dell'Italia Daniele Bracciali
Bandiera dell'Italia Filippo Volandri
6-2, 7-5
8. 22 marzo 2015 Bandiera della Tunisia Tunisia F10, El Kantaoui Cemento Bandiera dell'Italia Giorgio Portaluri Bandiera di Monaco Benjamin Balleret
Bandiera della Francia Hugo Nys
6-2, 7–6(3)

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile
Torneo 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Titoli V–S
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne Q1 A Q2 Q1 Q1 Q2 1T 1T 3T Q1 Q1 Q3 0 / 3 2–3
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A Q1 Q2 1T Q1 2T 1T A Q2 Q1 0 / 3 1–3
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra A Q2 A Q1 Q1 Q3 1T 3T 3T ND Q1 Q1 0 / 3 4–3
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A A 1T Q1 Q3 1T 3T Q2 2T A Q1 A 0 / 4 3–4
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–0 0–1 0–0 0–0 0–2 2–3 3–3 5-4 0-0 0-0 0-0 0 / 13 10–13
Statistiche carriera
Titoli–Finali 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0-0 0-0 0-0 0-0 0–0
Ranking a fine anno 331 242 185 258 157 124 82 101 114 172 204 317 2 258 656 $

Vittorie contro giocatori Top 10[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2019 2020 Totale
Vittorie 2 0 2
# Giocatore Ranking Evento Superficie Turno Punteggio
2019
1. Bandiera della Grecia Stefanos Tsitsipas 7 Bandiera del Regno Unito Torneo di Wimbledon, Londra Erba 1T 6–4, 3–6, 6–4, 6(8)–7, 6–3
2. Bandiera dell'Austria Dominic Thiem 4 Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York Cemento 1T 6–4, 3–6, 6–3, 6–2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ “Noi italiani, maestri… in erba”, su supertennis.tv. URL consultato il 23 settembre 2020.
  2. ^ (EN) Thomas Fabbiano Juniors Doubles Overview, su itftennis.com.
  3. ^ Da Barletta a Lecce, otto atleti per le Olimpiadi di Rio. Nel volley anche la panchina parla pugliese, su bari.repubblica.it, 31 luglio 2016. URL consultato il 1º agosto 2016.
  4. ^ Federazione Italiana Tennis - www.federtennis.it, OLIMPIADI RIO Ci sarà anche Thomas Fabbiano, in Federazione Italiana Tennis. URL consultato il 14 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2017).
  5. ^ (EN) Thomas Fabbiano - Overview, su atptour.com. URL consultato il 29 giugno 2017.
  6. ^ (EN) Atp Ranking (italiani), su atpworldtour.com, 26 giugno 2017. URL consultato il 29 giugno 2017.
  7. ^ Cincinnati: Federer rinuncia, tra 7 giorni Nadal tornerà nº 1 del mondo. Fabbiano ripescato, in Repubblica.it, 14 agosto 2017. URL consultato il 31 agosto 2017.
  8. ^ Tennis, Fabbiano ai quarti a Istanbul. Cecchinato out a Monaco. Praga, Giorgi in semifinale, in Repubblica.it, 3 maggio 2018. URL consultato il 4 maggio 2018.
  9. ^ Repubblica.it, 5 luglio, http://www.repubblica.it/sport/tennis/2018/07/05/news/tennis_wimbledon_super_fabbiano_battuto_wawrinka_eliminati_berrettini_e_seppi-200941824/}. URL consultato il 5 luglio 2018.
  10. ^ Tennis, Australian Open: epico Fabbiano, bene Seppi e Federer, su corrieredellosport.it. URL consultato il 16 gennaio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]